E, alla fine, arriva “Lui”

Premessa

Sono innamorata di Paolo Maldini da sempre, a lui non posso dirlo perché non vorrei avere sulla coscienza il peso di un divorzio, quindi vi prego di mantenere il riserbo. Il mio amore è così grande che, quando lo vedo in tv, tutto il mondo si ferma, i miei occhi restano incollati ai suoi e poco mi importa di quello che dice quando è il magnetismo che si crea quello che conta. O no?

Premessa seconda o Seconda premessa

Mio padre è (dovrebbe essere) a dieta. Il suo umore è pari a quello di Mercoledì Addams quando ha il ciclo.
Ci hanno dato una lista con l’elenco degli alimenti che può e non può assumere. Lista che tutt’ora in casa non si trova più. Ma io l’ho ben stampata in mente. Insieme alla yocca che un giorno mi ha tirato. Scherzo eh, è stata solo una minaccia.
Lui è l’uomo più buono di questo mondo, ma non levategli due cose: il cibo e il calcio.

Ora, se sommate le due premesse, capirete il suo e, di conseguenza, il nostro, nuovo nemico: DAZN

Quando non ha potuto vedere la partita di sabato sera scorso ha incominciato a guardarmi in cagnesco. Sono corsa ai ripari andandomi ad informare e, una volta capito di cosa si trattasse, leggendo, soprattutto, che il segnale non era dei migliori (una ha scritto che il vicino di sopra urlava goal dieci minuti dopo il vicino di sotto) ho proferito verbo.

Ma, a un uomo di 81 anni affamato (così dice) e imbufalito (palesemente oserei dire), cosa può fregargliene del segnale? “Quale segnale” mi chiede giustamente.

Depongo le armi e ammetto la sconfitta, io non sono tecnologica e Paolo Maldini è bello, ma lui non demorde e mi piazza davanti la Gazzetta sentenziando “Si fa così” ed esce in terrazza lasciandomi lì, esanime ma ancora in vita. Quando si mette in testa qualcosa diventa peggio di un Panzer.

Chiamo in soccorso l’amica fidata, che, a sua volta, chiama in soccorso il fratello informato. Il male lui lo aveva già debellato il giorno prima. Il suo aiuto tramite screenshot inviati attraverso WhatsApp è fondamentale.

La squadra appena formata ha così agito:

• Sincronizzazione della tv con il wireless di casa (tempo impiegato 1 ora e 15 minuti)
• Ricerca infruttuosa dell’app di DAZN sulla tv (@[@[@@)

Piano B

• Ricerca e download dell’app di  DAZN sull’iPad (è gratis per un mese) (tempo impiegato: 2 minuti).
• Perso segnale HDMI e, quindi, la possibilità di vedere la partita delle 18, panico.
  (tempo impiegato per ritrovarlo: circa un’ora, rosario escluso).

Sfiniti, ci siamo fermati. Manca ancora il collegamento iPad/Tv, ma costi quel che costi, ci riuscirò entro sabato. Questo.

Per la privacy non posso postarvi la foto di mio padre, comodamente seduto sul divano, mentre si guardava, senza che si bloccasse neanche per un nano secondo, la partita dell’ Inter. Il viso è tornato sereno. La famiglia è salva. Per ora.