“Lemniscatus. La catena dell’odio” di Walter Carrettoni

Ogni volta che vedo la notifica di un articolo pubblicato da Walter corro a leggere il suo racconto e lo faccio sempre con il fiato sospeso, alcune volte ne morirò, ne sono certa, perché lui sa, con poche righe, catturare l’attenzione del lettore, fino alla fine, e tu sei lì che magari ti sei preparato con i popcorn ma l’epilogo arriva poi troppo presto con il suo colpo di scena finale che ti fa rimanere a bocca aperta. Per questo sono stata felicissima quando Walter mi ha dato la possibilità di leggere uno dei suoi libri, avrei avuto più parole da leggere, più tempo da passare in compagnia dei suoi personaggi con le loro storie avvincenti. Non è stato così. Il suo libro l’ho letto in due giorni, in realtà in 5/6 ore suddivise in due giorni. Se non avessi dovuto fare la recensione, l’avrei divorato in un paio  d’ore. Perché il suo stile, come è logico che sia, non cambia, e se ti piacciono gli articoli che lui scrive, con la suspense che ogni volta riesce a metterci, questo libro non ti deluderà e credimi, potresti anche prepararti i popcorn e la coca-cola, ma sarai talmente immerso nella storia, che ti dimenticherai di averli avuti con te.

TRAMA

Una serie di omicidi e una squadra investigativa. Vittime che in apparenza non sembrano collegate tra loro. Armi che riaffiorano dal passato, messaggi lasciati dall’assassino su ogni scena del crimine. Nero, si fa chiamare. E trascina l’investigatore Daniel Bianco nel suo gioco di morte attraverso una storia che affonda le radici nelle nebbie del tempo. Capovolgimenti di fronte, ricordi incatenati tra loro che portano ad un finale imprevedibile.

RECENSIONE

Amo leggere di tutto, ma il genere thriller è quello che più preferisco in assoluto, quello che più mi è mancato in questi mesi e me ne sono accorta nel momento in cui ho letto di cosa trattava il libro. Ma, se da una parte mi è piaciuto tantissimo leggerlo, dall’altra ho trovato una grande difficoltà nel recensirlo. Come si fa a recensire un romanzo (un thriller!!!) senza svelare troppi particolari? Io ci  provo, Walter sii magnanimo.

Giorni nostri: un uomo viene ucciso in una piazzola di un autogrill, sul corpo del poveretto viene ritrovata una fotografia che raggruppa vari componenti di una squadra, il volto di uno di loro è cerchiato con un pennarello nero. Vicino alla fotografia una scritta: Nero vs Bianco. I di 7. È con questo primo omicidio che veniamo a conoscenza di quello che è il modus operandi del killer, della sfida che lancia all’uomo cerchiato con il pennarello, l’investigatore, uno dei migliori analisti informatici ma dalla vita sbandata, Daniel Bianco. Il reparto investigativo si mette subito all’opera utilizzando menti geniali e tecnologie con software d’avanguardia per poter repertare anche la minima prova, affinchè non sfugga neanche il più piccolo dettaglio. Gli omicidi si susseguono uno dietro l’altro con un ritmo incalzante e coinvolgente che non ti permetterà di staccare gli occhi dalla lettura perché, come gli inquirenti, anche tu vorrai scoprire come andrà a finire, chi è l’assassino e perché ha preso di mira Daniel e, soprattutto, cosa succederà se Daniel non riuscirà a fermarlo dopo il settimo delitto.

Una storia raccontata in un crescendo di dubbi e colpi di scena, ogni vittima non è scelta a caso, ma è riconducibile al protagonista, le armi trovate sui luoghi del delitto sono inusuali: una pistola della prima guerra mondiale, un arco da caccia, pugnali antichi, esplosivi. Il movente rimane incomprensibile, finchè ad essere coinvolti saranno i colleghi di Daniel, la sua famiglia e, soprattutto, lui stesso.  Unici testimoni, loro malgrado, di un odio che non ha barriere di tempi o di luoghi, degli animali: cerbiatti, cani, talpe, falchi, scoiattoli, topi, grilli, civette. L’epilogo arriva e ti spiazza, quando, con un coup de theatre, la scena cambia e ti ritrovi  nel 1100 DC, l’epoca delle crociate, dove vengono narrate una serie di crude vicende che vedono scontrarsi e confrontarsi i personaggi di Goffredo e Ignoto. Un altro racconto o, forse, una trama  parallela che, neanche a dirlo, ti obbligherà, con avidità, a divorare una pagina dopo l’altra fino a quando verrai riportato ai giorni nostri ed ogni accadimento troverà una giustificazione che ti farà restare a fissare quelle righe come in trance.

Walter, senza offesa, sei un fottuto genio.

In vendita su Amazon in formato kindle a 0,99 centesimi.

39 pensieri riguardo ““Lemniscatus. La catena dell’odio” di Walter Carrettoni

  1. Che dire, Cuore. Ti ringrazio. Devo ammettere che non ero affatto sicuro che avrei superato l’esame. Ben conscio della tua capacità di scrivere ottime recensioni, quando mi hai proposto di farne una per il mio piccolo libro ne sono stato felice. Sentivo il bisogno di avere un’opinione “neutra”, maturata da una lettrice/scrittrice della tua capacità, anche perchè la dimensione del romanzo è molto diversa da quella del racconto, nella quale ho scoperto di trovarmi più a mio agio.
    Ti ringrazio per i complimenti e naturalmente li contraccambio.
    Alla prossima quindi.
    Ah, non posso certo farmi sfuggire l’occasione di ribloggare il tuo articolo, e quando mi ricapita?

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  2. La copertina non mi avrebbe mai attirata. Lo confesso.
    Ma il tuo coinvolgimento entusiastico, mi ha fatto cambiare idea.
    Penso sia tra i tuoi libri preferiti.
    Si recepisce alla grande.
    Lo metto in nota.
    Accidenti a te. Devo ricaricare la PayPal.
    Andrò pure a vedermi il blog di Walter.
    Tu hai un efficace talento nel convincere . Meno male non recensisci pure aspirapolvere o altro.
    Mi faresti spendere una pazzia 🤣🤣🤣.
    Ti adoro.
    Buonanotte, mia cara💫♥️

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    1. Ahahah se vuoi ci posso provare! Grazie Dina ❤️ Sai che la copertina l’ho vista solo quando l’ho cercata per pubblicarla? E il bello è che dice molto del libro… I racconti di Walter sono favolosi! Insomma, amo il genere e l’hai capito 😊
      Grazie davvero per le belle parole che sempre mi riservi. Un abbraccio e buona notte a te ❤️

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