Quando si riesce a ridere significa
che si sta guarendo.
Guarire davvero, dentro, è più
difficile che sconfiggere il cancro o
trovare qualcuno che ti accetti per
quello che sei, non basta gettarsi alle
spalle il passato e aprire le braccia al
futuro. Guarire significa alzarsi ogni
mattina anche se avresti voglia di restare
a letto, ridere anche se ti viene da
piangere. Guarire significa camminare a
testa alta, nonostante i demoni che ti
tormentano. E non è facile, perché la
vita offre sempre l’opportunità di girarsi
dall’altra parte e scappare, invece di
restare ad affrontare l’uragano.
A scuola non ce lo insegnano, però.
Non ce lo dicono mai che i pesci che
sopravvivono sono quelli che riescono a
nuotare contro corrente.
Io mi chiamo Wes Michels, e sono un
sopravvissuto.
Ora tocca a voi vivere, ridere, amare.
Tratto da “Ricordati di perdonare” di Rachel Van Diken
Mi hai messo voglia di andare a scartabellare e ho trovato questo pezzo stupendo.
Ognuno ha avuto il proprio motivo per smettere di ridere ed è in quel momento che si apprezza il valore di un gesto che diamo per scontato. Per questo penso che regalare un sorriso, quando possibile, sia importante
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A volte basta veramente poco…
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